IL COSTO VERO DELLA TUA SPESA

Pubblicato il 29 settembre 2025 alle ore 08:53

Ieri in quel negozio della grossa catena (chiamatela Esselunga, Coop, poco importa, tanto il meccanismo è sempre quello) pensavo: quanto siamo bravi a parlare di diritti e quanto siamo incapaci di applicarli.

Stavo lì, tra gli scaffali, e pensavo ad Antonio e Riccardo, ai valori ke provo a passargli. E qst non è solo un discorso da padre, è un discorso da cittadino ke ha a cuore la biodiversità e il territorio. La tutela non è solo mettere i paletti allo stagno, è capire ke ogni cosa è collegata, ke il rispetto nn ha confini.

Il consumismo sfrenato è il motore di una macchina ke macina vite e dignità. E lo fa nel silenzio degli scontrini. Siamo convinti di essere liberi di scegliere, ma siamo schiavi delle offerte e della quantità.

Guardiamo in faccia la realtà degli allevamenti intensivi. È lì ke la corda si spezza.

Beviamo il loro latte, ci vestiamo con la loro pelle e il loro pelo, mangiamo la loro carne. Pecore, mucche, maiali, raramente sono considerati esseri viventi capaci di provare emozioni e dolore. Vi assicuro, qst animali da fattoria sono individui con una personalità unica e ben definita, in grado di provare sentimenti complessi come la nostalgia o l’amicizia verso specie diverse. È per questo ke dovremmo smettere di considerarli come oggetti a nostro uso e consumo, nati per essere macellati, tosati, scuoiati, spiumati o munti. Qst mi fa incazzare, xké è una violenza legalizzata. 😡

La rabbia non è contro ki mangia carne, è contro ki ignora la sofferenza ke c'è dietro. Ti rendi conto ke la tua fretta di riempire il frigo finisce x finanziare qst sistema? È una questione di coerenza. Se urli x i diritti dei padri (tema ke mi tocca), devi urlare anke x la dignità di un animale.

L'ho già consigliato, ma è fondamentale: "Il maiale che cantava alla luna" di Jeffrey Moussaieff Masson. Qst psicoanalista ha fatto il lavoro sporco: ha scavato. Attinge alla storia, alla letteratura, agli studi scientifici e agli incontri con allevatori e animalisti, x dare voce a queste creature e illustrarne la straordinaria e complessa vita emotiva. Ti fa capire ke quel pezzo di carne nn è un anonimo prodotto, ma era un essere senziente.

Io non voglio fare la predica, voglio far pensare. Ke nel tuo carrello ci sia rispetto, nn solo roba da mangiare. Il primo passo x difendere il nostro territorio è difendere la vita in ogni sua forma. Altrimenti è solo bla bla da social.

Se continuiamo a considerare gli esseri viventi come oggetti (ke sia un maiale in un capannone o un padre escluso dalla vita dei figli), il mondo nn farà nessun passo in avanti. Il cambiamento inizia dall'etichetta.

Voi la leggete l'etichetta o guardate solo il prezzo?

👁️ © Mirco@77

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