NEL 2025 SE MI CHIEDI COSA PENSO DELL’OMOSESSUALITÀ… IL PROBLEMA SEI TU.

Pubblicato il 10 ottobre 2025 alle ore 10:50

Oggi no. Oggi nn ho la pazienza di mettere fiocchetti sulle parole.
Oggi la giornata è nera. Di quelle ke se ti guardano storto rischiano di farsi male da soli.

E nel mezzo di ‘sta giornata di m***a… uno mi chiede:
“Mirco, ma tu cosa ne pensi dell’omosessualità?”

Giuro, ci ho messo tre secondi buoni a capire se fosse uno scherzo. Perché sentirsi fare una domanda del genere nel 2025 è come sentirsi chiedere: “Tu cosa ne pensi dell’aria ke respiri?”
È ridicolo. È assurdo. È preistorico.

Cosa dovrei “pensare”? È amore, nn un dibattito televisivo. Due uomini si tengono x mano, si guardano, si sorridono — fine. Nn c’è niente da analizzare, da “tollerare” (parola di m***a), da commentare.
E invece c’è sempre il genio di turno ke deve farla diventare una questione sociale.

Il bello è ke la scena era banalissima: due ragazzi x strada, tranquilli, mano nella mano.
E mentre io pensavo ai miei cazzi — xké oggi ho i nervi tesi come fili dell’alta tensione — ecco arrivare la domanda del secolo:
“Ma a te nn dà fastidio?”

A ME.
Fastidio.
Due persone ke si tengono x mano.

No, amico mio, a me danno fastidio le buche x strada, i cretini al volante, quelli ke ti giudicano la vita con la testa vuota e la bocca sempre aperta. Nn due esseri umani ke si vogliono bene.

C’è una cosa ke mi manda fuori di testa: la convinzione ke l’amore debba avere un’etichetta x essere “normale”.
Uomo con donna? Tutto bene.
Uomo con uomo? “Eh, però…”
Donna con donna? “Eh, ma i bambini…”
Trans? “Eh, ma io nn capisco.”

Ecco, è proprio qst il punto: nn è ke “nn capisci”, è ke nn ti sforzi di capire. E nel frattempo rompi i coglioni a chi nn ti ha mai chiesto niente.

Io oggi nn ho voglia di fare discorsoni da manuale di educazione civica.
L’amore nn è un argomento su cui si “pensa”. Si rispetta e basta.
Così come rispetto chi cammina x strada senza rompere a nessuno.

E nn venitemi a parlare di “opinioni”. No. Opinione è dire se ti piace la pizza o la pasta. Giudicare due persone ke si amano nn è un’opinione, è ignoranza travestita da pensiero libero.
E a ‘sta roba io oggi nn ho tempo, né pazienza.

Una volta uno mi ha detto: “Io nn ho nulla contro i gay, basta ke nn lo sbandierano.”
Ah. Ma se tu ti limoni tua moglie in piazza va bene, se due uomini si tengono x mano allora “è troppo”.
La verità è ke a dare fastidio nn è l’amore. Sei tu. Con la tua mentalità ristretta, con la tua ansia di dover giudicare tutto ciò ke nn sei tu.

Oggi, se proprio volete saperlo, nn sono in vena di essere diplomatico.
Nel 2025, chiedermi “cosa penso dell’omosessualità” significa ke il problema nn è chi si ama liberamente.
Il problema siete voi. Quelli rimasti indietro. Quelli ke vivono ancora con la testa nel fango e credono ke il rispetto sia facoltativo.

L’amore nn ha bisogno della tua approvazione.
Nn chiede il permesso x esistere.
E nn aspetta ke la tua misera mentalità faccia un upgrade.

 Se vuoi davvero “capire” — e nn solo parlare — siediti e ascolta chi vive in prima persona ciò ke tu giudichi da lontano.
Prova a farti una domanda semplice: se due persone felici ti disturbano… forse il problema è dentro di te, nn fuori.
Se nn condividi, discuti. Con rispetto. Nn con frasi da bar.
Se nn sei d’accordo, resta umano. Perché il rispetto nn si negozia.

Quindi no, nn ho niente da “pensare” sull’omosessualità.
Ma ho un sacco da dire su chi ancora ha il coraggio — o la stupidità — di farmi certe domande nel 2025.

Siete voi ke siete fuori posto.
Nn loro.

© Mirco@77

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