Cari umani,
Vi scrivo io, la nutria (Myocastor coypus), x raccontarvi la mia verità — quella che quasi nessuno ascolta. Spero ke queste parole vi facciano riflettere, forse cambiare idea, e capire ke nn sono qui x colpa mia.
Io vengo dal Sud America, dalle zone temperate e subtropicali ke spaziano dall’Argentina, Paraguay, Uruguay, Brasile meridionale, fino alla Terra del Fuoco.
Nel mio ambiente naturale convivevo con predatori, con un equilibrio ecologico. Ma un giorno, esseri umani a caccia di pellicce mi catturarono, allevando me e i miei simili in fattorie, lontano dalla nostra terra.
Quando l’industria della pelliccia cominciò a perdere valore, molti di noi furono “rilasciati” o scapparono dalle gabbie — ignorando ke quel mondo nn era il nostro.
Sono stato introdotto in Italia — nn x mia scelta, credetemi — fin dal 1928 quando furono importati animali x allevamenti di pelliccia.
Negli anni successivi, molti esemplari fuggirono o furono deliberatamente liberati nelle campagne e vicino ai fiumi.
E così, lentamente, ho costruito popolazioni stabili in varie parti d’Italia — specialmente nella Pianura Padana e nei territori centrali, mentre più raramente al Sud e nelle isole.
Nn è colpa mia se ora sono qui — nn sono “fuggito” da solo, né ho scelto di espandermi fino a invasione. Sono stato trasportato, allevato, abbandonato. Le mie “colpe” sono quelle di ki ha sfruttato la mia specie e poi l’ha scaricata.
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Non sono un topo né una pantegana: appartengo alla famiglia dei roditori acquatici, con affinità simili ai castori (anche se nn un vero castoro).
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Nn sono un attaccabrighe: vado in difesa solo se minacciato.
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Mi nutro solo di piante acquatiche e ripariali, non mangio altri animali.
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Il mio impatto nei luoghi dove sono “straniero” può essere ecologico e agricolo — distruggo vegetazione acquatica, scavo tane nei bordi dei corsi d’acqua e posso favorire erosione o alterazioni idrauliche.
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Qualcuno dice che nn trasmetto malattie: nn è del tutto vero. Studi in nord-Italia hanno evidenziato ke in alcune nutrie sono stati trovati agenti come Toxoplasma gondii e lesioni varie, anke se nn sono state trovate prove certe di diffusione di malattie pericolose x l’uomo in tutti i casi.
Alla fine di questa mia lettera vi chiedo: nn giudicatemi prima di sapere la mia storia. Io nn ho scelto di venire qui, nn ho scelto di essere liberato. Sono vittima anch’io del desiderio umano di sfruttare, e poi di abbandonare.
Se volete davvero proteggere l’ambiente, rispettare ogni creatura, cominciate dal principio: guardate ki ha portato me qui, ki ha aperto gabbie, ki ha creato catene di cause e conseguenze. Io sono solo un nome: nutria, coypu. Ma la responsabilità è tutta di ki mi ha reciso dal mio mondo.
Con speranza,
La vostra nutria ❤️
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