BRACCONAGGIO IN SICILIA: IL MERCATO DELLA VERGOGNA

Pubblicato il 16 ottobre 2025 alle ore 16:35

 

BRACCONAGGIO IN SICILIA: IL MERCATO DELLA VERGOGNA

Succede sotto gli occhi di tutti. Alla luce del sole. In mezzo alla folla ke si ferma x un panino con la milza o x una cassatella calda.

Alla Vucciria, al Capo, nei mercati storici di Palermo, tra le urla dei venditori e il fumo delle griglie, trovi gabbiette minuscole con dentro uccelli stremati. Cardellini, verzellini, lucherini, fringuelli, e ogni tanto pure un pappagallino strappato da qualche casa. Basta guardare bene. Nn servono droni o inchieste da 6 mesi. Basta andarci. E avere il coraggio di guardare.

LE TARTARUGHE NEI VASI E LE GABBIE DI LEGNO FATTE IN CASA

A Mezzojuso, pochi mesi fa, i carabinieri hanno sequestrato 20 esemplari di Testudo Hermanni Hermanni, tartarughe di terra tutelate dalla CITES. Due anziani sono stati denunciati x detenzione illegale. Le avevano nel giardino, chiuse nei vasi, o in gabbiette di legno marcio. Gli animali erano senza microchip, senza certificati, senza nessun rispetto.

Una testuggine venduta al mercato nero può fruttare anche 150-200 euro. E sai ki le compra? Famiglie x i bambini. Oppure "collezionisti" ke se li portano in campagna. Il traffico di questi animali in Sicilia è più vivo ke mai. Altro ke spezzatino.

L’UCCELLAGIONE: IL SUONO DEL RICHIAMO, POI LA RETE, POI LA MORTE

L’uccellagione è una pratica criminale, arcaica e crudele. Si usano uccelli vivi come richiamo: vengono legati o messi in gabbie trappola. Quando il richiamo canta, gli altri arrivano. E scatta la rete. Una parete invisibile ke strappa ali, rompe becchi, incastra vita.

I dati raccolti parlano chiaro: tra il 70 e l’80% degli uccelli catturati muore prima di arrivare alla vendita. Nn sopportano la fame, il trauma, le ferite. Quelli ke restano, vengono infilati in gabbie di 20x20, senza acqua né posatoio.

Chi sopravvive viene venduto a 25-40 euro l’uno. Ma se ne vendi 200 in un mese, fai + di 5.000 euro. Tutto in nero. Nessuna tracciabilità. Nessun controllo.

DOV’È LO STATO?

Ogni tanto un blitz. Una foto. Una nota stampa. E poi il silenzio.

I controlli sono sporadici, la Forestale è sotto organico, i Comuni si girano dall’altra parte. Palermo è una giungla dove la biodiversità viene venduta a pezzi. E la cosa + assurda è ke NESSUNO SI INDIGNA.

Lo sa ki vive in centro. Lo sa ki lavora in Comune. Lo sa ki prende caffè davanti a quelle gabbie. Ma nn si muove 1 dito.

GUADAGNI SPORCHI, VITE RUBATE

Un bracconiere medio può incassare anche 10.000 euro a stagione. E sai quanto rischia? 516 euro di multa. Forse. Quando lo beccano. E pure lì, magari se la cava con un’ammonizione o una diffida.

Nel frattempo, ogni primavera, ogni autunno, ogni inverno, centinaia di uccelli migratori vengono massacrati. Alcuni fanno migliaia di chilometri x riprodursi. Passano sopra la nostra isola. E noi li accogliamo con colla, reti e pallini.

IL MERCATO DELLA VERGOGNA È TRA NOI

Alla Vucciria, al Capo, alla fiera di Ballarò, ma pure nei mercatini di paese. Ogni volta ke un cardellino fischia in gabbia, c’è 1 colpa. E nn solo di ki lo vende. Ma di ki lo guarda, lo compra, o fa finta di nulla.

QUESTO NN È AMORE X GLI ANIMALI

Nn venite a dire: "Eh ma io lo tengo bene, con la gabbietta pulita, gli do pure la mela." È come dire: "Picchio mia moglie, ma le porto i fiori."

La fauna selvatica è indisponibile. Nn è tua. Nn è mia. È della collettività. È della Natura. E x chi nn lo sa: detenere specie protette è reato. Penale.

UN APPELLO A KI ANCORA HA IL CORAGGIO DI GUARDARE

Se leggi qs righe e senti un nodo in gola, allora forse sei ancora vivo. Se hai visto quelle gabbie e ti sei girato dall’altra parte, cambia direzione. Se hai pensato "tanto succede da sempre", ricorda: è così ke si muore. L’abitudine uccide + della pistola.

Pretendi controlli. Chiama i Carabinieri Forestali quando vedi un cardellino in vendita. Scrivi al Comune. Parla. Fatti sentire.

Nn esiste più l’alibi dell’ignoranza. O sei complice. O sei parte del cambiamento.

👁️ © Mirco@77

 

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